La tecnologia di CAPTO Precision Putting Technology arriva ad Antognolla Golf

Antognolla Golf è lieto di annunciare l’inizio della collaborazione con CAPTO Precision Putting Technology, azienda leader nel campo delle tecnologie a servizio del golfista. Ad Antognolla Golf ora sarà possibile utilizzare il sistema di analisi putting CAPTO, che fornisce un approccio innovativo alle lezioni di putting, tenute dal nostro PGA Head Golf Professional, Edoardo Nobili.

 Edoardo, istruttore certificato CAPTO, impiegherà la tecnologia fornita dal software per tenere le lezioni di putting. La collaborazione tra Antognolla Golf e CAPTO è nata sicuramente sotto una buona stella: il suo inventore, Luca Menci, è un nostro abbonato e vive non molto lontano da qui.

 Edoardo Nobili ha così commentato la notizia: “Conosco già da un po’ di tempo Luca e ora diventare un istruttore certificato CAPTO è davvero un’ottima notizia in quanto mi permetterà di portare ad Antognolla la migliore tecnologia putting. CAPTO è utilizzato dai  migliori istruttori di putting del mondo, come Phil Kenyon. Aiuta a migliorare il putting dei giocatori, una parte del gioco spesso sottovalutata, soprattutto in fase di lezione. Permette di abbassare il proprio score in maniera sicuramente più rapida rispetto ad altre teconologie o metodi di insegnamento.”

CAPTO offre un’analisi in tempo reale del putting sia all’interno che all’esterno, tenendo in considerazione tutti i fattori di gioco. Questa tecnologia all’avanguardia fornisce parametri dettagliati, accurati e affidabili sul gioco di putting, permettendo a istrutturi certificati, come Edoardo, di garantire un’analisi completa del gioco dell’utente.

 Luca Menci ha aggiunto: “Sono davvero felice di vedere utilizzare la tecnologia CAPTO ad Antognolla, che non solo è il mio club di appartenenza, ma è anche uno dei posti più belli d’Italia. I miglioramenti apportati al campo mi hanno convinto ad abbonarmi. Sono sicuro che la mia tecnologia aiuterà Edoardo e Antognolla Golf ha migliorare i servizi di insegnamento.”

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Nicolò Giommetti